Ancora troppa fame nel mondo

Il tema scelto quest’anno per la Giornata mondiale dell’alimentazione 2011 che si celebra domani  è: “Prezzi degli alimenti – dalla crisi alla stabilità”. Un incremento, quello dei prezzi dei beni primari, che minaccia sempre di più la sicurezza alimentare dei Paesi più poveri.

Secondo i dati forniti dalla Fao ancora 600 milioni di persone soffrono la fame e sono del tutto sottonutrite. Numeri che dimostrano come si continua a fare troppo poco, o niente, a livello internazionale, per difendere il diritto al cibo per tutti, un impegno indispensabile per garantire la disponibilità e l’accessibilità alle risorse, non solo alle multinazionali dell’agri business che le gestiscono e spesso le distruggono con l’uso di pesticidi e le coltivazioni OGM. Ho sempre sostenuto che gli organismi geneticamente modificati non possono risolvere la fame nel mondo, anzi non fanno altro che aggravarla.

Esiste ancora un divario enorme tra Paesi industrializzati e in via di sviluppo nella distribuzione del cibo. Già l’anno scorso avevo proposto la necessità di sviluppare dal basso una sorta di diplomazia alternativa per aiutare direttamente i Paesi più poveri e spero quanto prima di vedere realizzata quest’idea perché la lotta alla fame nel mondo deve essere un dovere di tutte le nazioni.

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