
L’ultimatum dell’Unesco all’Italia perché tuteli davvero e in modo rigoroso gli scavi di Pompei rappresenta un allarme da non sottovalutare.
L’Italia ha il record di beni tutelati dall’Unesco e questa posizione si è mantenuta anche durante l’ultimo vertice internazionale dell’organizzazione delle Nazioni Uniteper l’Educazione, la Scienza e la Cultura in Cambogia, grazie al riconoscimento dell’Etna come bene tutelato in quanto patrimonio naturale e delle Ville Medicee di Firenze.
Conosco personalmente l’Organizzazione internazionale dell’Unesco con sede a Parigi per aver sollecitato in prima persone una serie di interventi a favore dell’Italia e anche per aver firmato proprio nella capitale francese l’accordo internazionale che portò a Perugia la sede internazionale dell’organizzazione dell’Unesco che tutela l’acqua: il WWAP (World Water Assessment Programme)
.
Per questo chiedo al Governo italiano di non sottovalutare l’allerta lanciata dall’organizzazione perché l’Unesco tiene molto alla propria credibilità e sarà quindi rigorosa nel verificare che l’Italia esegua quanto richiesto.