Ricordo ancora quella domenica sera e i tragici giorni del conteggio delle vittime e dei danni spaventosi di quel sisma catastrofico.
Ero un ventenne, studente di giurisprudenza ma già da anni attivo nel movimento studentesco e nelle iniziative radicali ed ecologiste (le prime campagne antinucleari e anticaccia).
Proprio nel 1980 mi elessero presidente regionale del Partito Radicale in Campania e lanciammo più di un allarme sulla necessità di rivedere le norme antisismiche e garantire trasparenza sull’uso delle ingenti risorse pubbliche in arrivo.
In altre occasioni mi sono occupato della questione perché all’Italia servono prevenzione e buon uso dei fondi stanziati contro il dissesto idrogeologico e ancora oggi ritengo che questi obiettivi siano prioritari.
Leggere questo servizio (Link diretto: http://www.irpinianews.it/Attualita/news/?news=145852 ) dopo 34 anni sul post-terremoto in Irpinia mi addolora ma mi motiva ad insistere sempre più in questo impegno.
Servono più azioni sulla prevenzione vera e più trasparenza e controlli sui fondi utilizzati soprattutto nelle emergenze.