Dalla Puglia, dove si è tenuto il IX Congresso nazionale dell’associazione ambientalista, Legambiente ha lanciato una moratoria sul carbone, una fonte fossile inquinante e obsoleta che dovrebbe essere sostituita al più presto dalle nuove tecnologie e dai progressi raggiunti con le rinnovali.
Una posizione che, come potete leggere dai miei post, condivido pienamente. In questi giorni a Durban si sta svolgendo la Conferenza delle Nazioni Unite, la Cop17, ed è necessario prendere un accordo decisivo per mitigare i cambiamenti climatici. La questione climatica può essere risolta solo con la fine degli impianti a carbone, principali responsabili delle emissioni di gas serra.
Quanto prima, così come proposto da Legambiente, si dovrebbe bloccare la riconversione a carbone della centrale di Porto Torre e di Rossano Calabro, e impedire la costruzione di nuovi impianti alimentati da fonti fossili.
Il fotovoltaico è in grado di produrre migliaia di megawatt e soddisfare il fabbisogno energetico degli italiani a costi competitivi, riducendo l’inquinamento atmosferico, migliorando la salute dei cittadini e offrendo nuove possibilità occupazionali. Investire sulle rinnovabili sostenibili sarà una valida alternativa per uscire dalla crisi economica che stiamo vivendo, e garantire un futuro alle generazioni successive.