No al governo fossile e No alle tasse autoconsumo

Su Change ho lanciato la petizione per salvare le rinnovabili contro le scelte del Governo. Il decreto cosiddetto competitività, nella versione approvata dal Senato, senza nemmeno un vero dibattito d’Aula per colpa dell’ennesimo voto di fiducia, ha confermato una scelta gravissima.

 

Le ennesime norme “ammazzasolare” rischiano di distruggere quel settore nato e cresciuto in pochi anni e che ha creato decine di migliaia di posti di lavoro grazie al conto energia del 2007 che firmai quando ero Ministro dell’ambiente.

 

Nonostante i tanti errori normativi degli ultimi anni dovuti anche alla mancanza di un piano energetico strutturato e innovativo, i crescenti ostacoli, i mancati interventi e gli inesistenti controlli antispeculazione la produzione di energia dal Sole, ha fatto del nostro Paese uno dei leader mondiale del settore.

 

Ormai oltre 500.000 italiani, famiglie, imprese ed enti producono energia dal sole e come abbiamo documentato nel libro: “L’Italia non spenga il Sole” oltre l’80% degli Italiani vuole un futuro ad energia solare contro un insignificante 1% che punta sul carbone.

 

La norma cosiddetta “spalmaincentivi” ha tagliato, in modo ritenuto incostituzionale anche da Presidenti emeriti della Consulta, gli incentivi garantiti dallo Stato con la conseguenza di esporre gli investitori seri al rischio di fallire o di dover svendere gli impianti ai cosiddetti “fondi avvoltoio” ovvero proprio agli speculatori che si dice di voler combattere.

 

Le associazioni e le imprese del solare hanno deciso di avviare una dura azione giudiziaria contro queste norme ed è molto probabile che i giudici daranno loro ragione ma per molti sarà troppo tardi.

 

Intanto un’altra norma inserita nel decreto dimostra ancora di più un assurdo accanimento contro questa fonte di energia rinnovabile ed è l’assurda tassa che dovrà pagare chi si produce ed autoconsuma energia solare. In pratica si impone una tassa (definita onere di sistema) non più esclusivamente sull’energia che si prende dalla rete elettrica (come accaduto finora), ma anche sull’energia che uno si produce e consuma da solo. Una vera vergogna che avrà l’unica conseguenza di rallentare drasticamente se non bloccare lo sviluppo della generazione distribuita di energia dal sole.

 

Intanto ancora si impedisce a chi produce energia dal sole di poter vendere liberamente la propria energia mentre il governo italiano continua a fare dichiarazioni di principio (anche nel programma presentato per il semestre a nostra guida) e firmare accordi in Europa e a livello globale per aumentare la produzione di energie rinnovabili e per contrastare così il cambiamento climatico.

 

Un misto di ipocrisia e subalternità alle solite lobby dei combustibili fossili.

 

Chiedo, quindi, ai deputati delle commissioni Ambiente e Industria della Camera dei Deputati di agire in commissione ed in aula, per modificare il decreto eliminando queste norme dannose. Chiedo loro inoltre di presentare atti parlamentari che impegnino ad eliminare l’odiosa tassa sul solare per tutti o almeno per gli impianti solari sotto i 20 kWp che riguardano soprattuto famiglie, edifici scolastici e piccole imprese .

 

Chiedo al Ministro dell’Ambiente un intervento chiaro per evitare che questo tema sia trattato solo dal Ministero dell’Industria, il quale da sempre è stato non benevolo ed anzi spesso ostile verso l’energia solare e la generazione distribuita.

 

FIRMA LA PETIZIONE PER #SALVALERINNOVABILI qui

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