Stop trivellazioni in Adriatico. Davvero!!!

Quante volte abbiamo assistito con dolore alle immagini di spiagge e uccelli intrappolati dal petrolio rilasciato per incidenti in mare? Quelli alle piattaforme petrolifere sono stati i più drammatici.

Nei giorni scorsi è apparso sui siti della provincia pugliese Barletta Andria Trapani la notizia:

Nessuna trivellazione nel Mar Adriatico ma solo attività di ricerca. È quanto si apprende dalla lettera inviata dal ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, a Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera e consigliere PD al comune di Bisceglie, a seguito della sua richiesta di verifica sull’effettiva possibilità che si svolgessero nuove trivellazioni a largo delle coste della provincia BAT”.

Bene ha fatto Boccia a fare l’interrogazione, ma se tutto è così tranquillo perché le Regioni Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia hanno presentato al Senato della Repubblica un Disegno di Legge per vietare la prospezione, la ricerca e la coltivazione di idrocarburi liquidi nelle acque del Mar Adriatico prospicienti le proprie Regioni? Le regioni Marche e Puglia sono state le più attive.

In realtà la ricerca effettuata con modalità sempre più invasive come con gli ‘air gun’ o cannoni ad aria sono sempre più impattanti sui fondali marini.

Come da anni chiedo, insieme a illustri docenti esperti di mare e all’associazione Marevivo, serve una moratoria internazionale su ricerche e trivellazioni nel Mediterraneo.

Nel frattempo in Adriatico, mare particolarmente delicato e sotto stress bisogna fermare anche le ricerche. I rischi sono elevati.

Stop davvero.

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