Le metropoli finiranno sott’acqua? Possiamo evitarlo

Da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature, realizzato da un’equipe di ricercatori provenienti dai più importanti istituti di ricerca di diversi Paesi del mondo, emerge che le perdite causate da catastrofi naturali, simili a quelle provocate dall’uragano Katrina, potrebbero aumentare fino a 60 miliardi di dollari all’anno nel 2050. Senza un adeguato piano d’investimenti potrebbero raggiungere una cifra insostenibile di mille miliardi l’anno.

 

La ricerca, oltre ai costi, ha analizzato il rischio d’inondazione in 136 diverse città costiere di tutto il mondo, dimostrando come sia in aumento a causa della crescita della popolazione, dell’attività antropica e dei cambiamenti climatici. Le città più vulnerabili alle inondazioni sarebbero Guangzhou, in Cina (13,2 miliardi di dollari di danni stimati) e Mumbay, in India (6,4 miliardi dollari). In pericolo anche New York; New Orleans; Miami e oltre 100 metropoli in tutto il mondo. In pratica, senza interventi significativi per contrastare i cambiamenti climatici, gli scenari futuri sono estremamente preoccupanti.

 

Ancora una volta uno studio scientifico di grande prestigio internazionale conferma che la svolta verso la Green Economy è una necessità non solo etica ed ecologica, ma anche una scelta con lungimiranza economica.

Anche nel nostro piccolo, quando investiamo sulla bioedilizia; sulle auto elettriche; sulle bici; sulle energie rinnovabili, collaboriamo a contrastare un cambiamento climatico catastrofico.

Questa consapevolezza va diffusa, così come andrebbe aumentata la pressione sulle istituzioni perché facciano scelte coraggiose e lungimiranti resistendo alle lobby più oscure.

| LASCIA UN COMMENTO | |

Tags: , , , , , , , , , , , ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.