Paradosso 5 Giugno. G7 pro Triv e Coke contro l’Ambiente?

Proprio oggi, nella Giornata mondiale dell’Ambiente, il G7 affronta il dossier energia illustrato proprio dal premier italiano.
Greenpeace ricorda giustamente che dal  71 al 91% degli europei, secondo tutti i sondaggi, sono per le rinnovabili. Anche il rapporto semestrale di IPR-Marketing per Fondazione UniVerde da anni registra dall’80 al 90% degli italiani a favore del solare come fonte energetica su cui investire, contro un misero 1,2% a favore del carbone o petrolio.

 

Eppure il G7 Industria di maggio tenuto proprio a Roma, ha rilanciato trivellazioni, shale gas e altri vecchi combustibili fossili mettendo in secondo piano le rinnovabili indicate anche dall’ONU come unica prospettiva seria di argine ad un cambiamento climatico catastrofico.
Sarebbe davvero un paradosso che il G7 di oggi delineasse una strategia di rilancio dei fossili strumentalizzando l’allarme forniture gas dalla Russia via Ucraina.
La sicurezza energetica è fondamentale, ma proprio per questo le rinnovabili che sono diffuse e distribuite, sono l’investimento più certo, specie per l’Italia che importa gas, carbone e petrolio, mentre proprio nel mese di maggio le rinnovabili hanno superato i fossili come prima fonte energetica del Bel Paese.
Purtroppo temo che oggi per l’ambiente e le rinnovabili ci saranno frasi di circostanza mentre le vere scelte saranno a favore di nuove trivellazioni petrolifere, mentre Obama insisterà per vendere il suo shale gas con conseguente moltiplicazione di rigassificatori .
Penso proprio che la principale sfida del prossimo Parlamento Europeo sarà quella di puntare alla terza rivoluzione industriale sconfiggendo la potente lobby della conservazione e dei fossili.

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