Stamane abbiamo tenuto l’annuale convegno di Fondazione UniVerde con Coldiretti presentando il secondo rapporto su “Italiani e Agricoltura”.
Il focus quest’anno lo abbiamo dedicato al turismo in campagna. La sala era strapiena e soprattutto erano presenti tanti giovani e molte donne. Questa è la cosa che mi colpisce positivamente, ed infatti proprio i giovani e le donne sono stati i principali protagonisti della svolta di qualità e multifunzionale della nostra agricoltura.
Da quando firmai la riforma dell’agricoltura del 2001 (la legge di orientamento), sono stato testimone di una grande crescita di agriturismi, fattorie didattiche, produzione di agroenergie sostenibili, farmer market, escursioni, cooperative agroforestali… fino agli agriasilo e agro-ospizi.
La multifunzionalità dell’impresa agricola sta lentamente invertendo la tendenza all’abbandono delle campagne. Ma soprattutto, come emerge dal rapporto (scaricabile in basso), tutta questa evoluzione dell’agricoltura si è connessa con un maggiore bisogno di natura, di socialità, di pace e silenzio, di cibi genuini.
Quindi cresce proprio quell’agricoltura che diventa sempre più naturale e garantisce ai cittadini armonia e benessere. E nei veri agriturismi i clienti sono proprio in contatto umano con i gestori che devono saper trasmettere storia, tradizioni, cultura ed anche utilizzare il cibo del territorio come qualità essenziale.
Un altro elemento importante è il tempo. Chi va in agriturismo ha voglia di fermarsi ad ascoltare e i gestori devono avere il piacere di raccontarsi. Proprio questo è, per esempio, l’obiettivo degli agriturismi di Campagna amica, come oggi hanno spiegato gli amici di Terra Nostra.
Infatti grazie a questa nuova consapevolezza, oggi, la stragrande maggioranza degli intervistati ritiene che i prodotti piú sicuri siano quelli comprati direttamente dagli agricoltori e che questi svolgano un’attività utile per l’ambiente.
Altra riflessione utile è stata quella sul “bene geografico” come elemento chiave per il turismo. Contesto “magico”, prodotto in Italia da un mix di contesto naturale ed Intervento, spesso perfino millenario, dell’uomo. Come ha detto oggi anche Sergio Marini, presidente della Coldiretti, gli agricoltori sono cambiati in questi anni ed oggi vogliono essere sempre più i migliori alleati dei consumatori, dell’ambiente e della qualità della vita.
Spero proprio che dalla Terra emerga la migliore risposta alla crisi ormai irreversibile di un modello economico iper consumistico e predatorio.
In basso è possibile scaricare il rapporto in PDF:
Italiani e agricoltura II Rapporto Focus su turismo e campagna