Il bracconaggio è una vergogna

Complimenti al Corpo Forestale dello Stato per l’operazione “free duck” nella terra dei fuochi.

Il bracconaggio va contrastato con fermezza perché è una vergogna.

 

L’operazione condotta brillantemente dagli uomini del Corpo forestale dello Stato nel casertano dimostra la costante aggressività di chi continua a infrangere leggi e direttive europee, purtroppo continuiamo ad assistere a stragi di uccelli protetti lungo le rotte migratorie.

 

Condivido la denuncia di Fulvio Mamone Capria, presidente della Lipu-Birdlife Italia, che chiede di inasprire le norme e le misure di contrasto, e mi complimento per l’azione del Nucleo operativo antibracconaggio del Comando provinciale di Caserta del Corpo forestale dello Stato che ha portato alla denuncia di ventuno cacciatori accusati di bracconaggio.

 

Nella Terra dei Fuochi, massacrata dagli sversamenti illegali di rifiuti tossici, e pericolosi, anche l’azione del CFS contro il bracconaggio serve a riprendere il controllo del territorio da parte dello Stato contro i crimini ambientali.

 

Quando nel 2000 ero Ministro dell’agricoltura, riuscii finalmente a far stanziare le risorse necessarie contro il criminale bracconaggio dei falchi nella zona dello Stretto di Messina e proprio la forestale riuscì a contrastare quello scempio.

Nel 2007, feci approvare dal governo l’introduzione dei crimini contro l’ambiente nel codice penale ma poi quel provvedimento fu bloccato e solo adesso la Camera sembra finalmente intenzionata ad approvarlo.

Ebbene, sono convinto che lo Stato debba contrastare tutti i crimini ambientali e debba considerare incivile anche tollerare la strage di migratori, una vergogna anche agli occhi della parte più sensibile dell’Unione Europea.

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