Giù gli ecomostri

Il ministro dell’Ambiente ha trovato 10 milioni di euro per iniziare a demolire costruzioni realizzate in zone a particolare rischio di dissesto idrogeologico.

È davvero una buona notizia!

Quando riuscii a stanziare alcuni milioni di euro per abbattere gli ecomostri nelle aree protette pensavamo che negli anni successivi saremmo riusciti a continuare ma invece tutto si bloccò con il governo Berlusconi. Spero davvero che stavolta alle intenzioni seguano i fatti.

Ricordo quando nel gennaio 2007 mi recai da ministro dell’Ambiente a Copanello in Calabria per assistere all’avvio della demolizione di un ecomostro sulla costa, volevo incoraggiare le istituzioni locali ad agire contro il degrado. Ed ero presente anche quando si realizzò la demolizione del megaedificio di Punta Perotti a Bari.

Occorre intervenire rispetto a queste megastrutture, costruite anche in zone di particolare pregio o di vulnerabilità ambientale, per non piangere dopo i disastri conseguenti a frane ed alluvioni che vengono amplificati proprio per le costruzioni in aree a rischio.

Soprattutto occorre che le istituzioni vigilino per prevenire nuovi ecomostri e stabilire una normativa rigorosa contro il consumo del suolo e la cementificazione del nostro territorio.

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