CinemAmbiente per #pizzaUnesco

Durante la 18a edizione di CinemAmbiente a Torino, dove ho partecipato come membro della giuria del concorso internazionale documentari, ho presentato la campagna mondiale #pizzaUnesco, per chiedere il riconoscimento dell’Arte dei pizzaioli nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità Unesco, insieme a Coldiretti Torino al mercato biologico di Campagna Amica organizzato in occasione del festival.

Ho avuto modo di diffondere la campagna, continuare a raccogliere firme e ottenere c nuovi sostenitori. Primo tra tutti il direttore di CinemAmbiente, Gaetano Capizzi, che ha accolto con piacere l’iniziativa per sostenere la raccolta firme sulla petizione #pizzaUnesco. Secondo il direttore è proprio grazie a petizioni popolari di questo genere che si possano tutelare, attraverso strumenti che ci offrono gli organi internazionali, l’ambiente e insieme la garanzia dell’origine dei prodotti alimentari.

A sostenere la campagna anche Luc Jacquet il regista di “La marcia dei Pinguini” che nel 2006 ha ottenuto il premio Oscar come miglior film documentario e che quest’anno con il suo ultimo lavoro: “La Glace et le Ciel” ha ottenuto il riconoscimento speciale del festival Cinemambiente di Torino.

Tutti i membri della mia stessa giuria hanno sottoscritto la petizione: Valentin Thurn, Margaret (Peggy) Parsons e Pasquale Verdicchio, i registi che hanno presentato le loro opere cinematografiche e tutto lo staff di questo festival amico dell’ambiente.

Sempre a Torino ho avuto il piacere di incontrare Piero Chiambretti che mi ha raccontato la sua passione per la pizza e ha deciso così di firmare la world petition #pizzaUnesco.

La pizza napoletana fatta a regola d’arte, sia per le modalità di cottura che di preparazione che per gli stessi ingredienti è una pietanza a basso impatto ambientale. Sono amici dell’ambiente anche i pizzaioli che hanno sostenuto e sostengono l’agricoltura di qualità no ogm insieme alla campagna per tutelare l’Italia, le campagne, i mari contro le trivellazioni petrolifere. Un motivo in più per essere stati presenti al Festival e sostenere l’iscrizione dell’arte dei pizzaiuoli napoletani nella lista del patrimonio immateriale mondiale dell’Unesco.

La raccolta firme per l’Arte dei pizzaioli continua su Change.org, nei mercati di Campagna Amica, nei ristoranti di Rossopomodoro e nelle pizzerie che hanno aderito all’iniziativa in tutta Italia e nel mondo.

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