Terremoto: serve prevenzione e sicurezza edilizia

 

Che l’Italia sia un Paese sismico è ben noto, ma ce ne ricordiamo solo quando i terremoti ci scuotono.

Eppure la mappa delle scosse nel mediterraneo negli ultimi giorni fa capire quanto il nostro Paese sia interessato da questi fenomeni naturali.

L’Italia è anche a rischio frane e alluvioni, ma si stanziano fondi per arginare il rischio idrogeologico solo dopo le frequenti emergenze, com’è accaduto lo scorso novembre per la Sardegna.

Certo, i terremoti e anche le bombe d’acqua non si possono evitare, ma è possibile limitare i danni e le vittime.

Questo è un dovere etico e civico ma anche un giusto investimento economico. Dovremmo creare lavoro nella difesa del territorio e delle nostre abitazioni. Non mi stancherò di ricordare che ogni euro speso in opere di prevenzione ne fa risparmiare da dieci a 100 in costi d’interventi post-calamità.

Le scosse di questi giorni ci ricordano che le norme per costruire o ristrutturare, secondo criteri antisismici, esistono, così come i piani di prevenzione che devono essere rispettati.

Non possiamo affidarci alla buona sorte.

Si parla tanto di un 2014 di rilancio dell’occupazione in Italia: ebbene ricordiamo che tra le attività ad alto impiego di manodopera (labour intensive) ci sono proprio i cantieri per la messa in sicurezza del territorio e le ristrutturazioni edilizie, sia per la sicurezza antisismica che per l’efficienza energetica.

| LASCIA UN COMMENTO | |

Tags: , , , ,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.