SOLDI GETTATI NELLO “STRETTO”

Oggi il Cipe ha deciso di stanziare 1,3 miliardi di euro per l’edificazione del Ponte sullo Stretto, nonostante l’appello lanciato dal Presidente della Repubblica di evitare opere faraoniche e d’investire nella lotta contro il dissesto idrologico.
Il nostro governo nel 2006 bloccò il progetto e decise di destinare i soldi per un piano utile a prevenire i rischi prodotti da alluvioni, frane e calamità naturali.

Una decisione, quella di oggi, presa mentendo ai cittadini, assicurandoli che si sarebbero utilizzati finanziamenti privati, quando invece le risorse saranno prese direttamente dalle tasche degli italiani.

Inoltre, in un momento di crisi, si è deciso di bloccare 800milioni per la banda larga, utili a garantire la connessione alla rete internet a circa il 95per cento della popolazione italiana, allineando così il nostro Paese con il resto dell’Europa e permettendo di avere nuovi posti di lavoro. I soldi, invece, sono stati buttati per un’opera inutile e non prioritaria, di esclusivo d’interesse di alcune lobby affaristiche.

Mi auguro che la mobilitazione delle associazioni e dell’opinione pubblica continui per rivendicare l’importanza di costruire opere necessarie e veramente utili per la difesa del territorio della Sicilia e della regione Calabria.

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