Lo spettacolo della conferenza di copenhagen è stato davvero penoso sotto più punti di vista.Fin dalla conferenza di Bali nel dicembre 2007 si era avviata la trattativa per giungere entro il 2009 ad un nuovo trattato.Eppure si è lavorato poco e male.E Usa e Cina,nonostante il superamento del negazionismo di Bush,avevano già deciso di non andare oltre una dichiarazione di intenti.E così è stato.Si è aggiunta una disorganizzazione assurda dei lavori ed un caos finale con un comunicato davvero insultante per chi da anni chiede impegni veri e di fronte alla gravità degli allarmi lanciati.Se si pensa che Obama a settembre all’Onu ha parlato di”rischio catastrofe”.Comunque non possiamo certo arrenderci e và rafforzata l’azione locale e territoriale.L’Europa deve insiistere con la propria azione e occorre legare la lotta ai cambiamenti climatici alle altre emergenze ambientali del pianeta,dal degrado dei mari all’esaurimento delle risorse naturali e alla tutela della biodiversità.Una piccola osservazione sul ruolo dell’Italia al vertice:la delegazione del nostro governo si è vantata di aver”frenato”gli altri europei,che ruolo!…non ce ne era bisogno Cina,India e altri già frenavano abbastanza.
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