Da Sbilanciamoci arriva la “controfinanziaria” verde

Vi segnalo questo interessante articolo sulla campagna di Sbilanciamoci, pubblicato su Zero Emission:

Rivolge una particolare attenzione all’ambiente l’iniziativa che la “campagna” attiva da un decennio ha realizzato: tra tutte, la proposta, infatti, di stanziare 1,2 miliardi l’anno per energie rinnovabili, bioedilizia e mobilità sostenibile.

È verde la contromanovra che Sbilanciamoci ha creato come alternativa a quella del Governo. Rivolge una particolare attenzione all’ambiente l’iniziativa che la campagna attiva da un decennio ha realizzato. Come sostegno alle produzioni e ai consumi della green economy c’è la proposta, infatti, di stanziare 1,2 miliardi l’anno per energie rinnovabili, bioedilizia, mobilità sostenibile, per le produzioni in generale a impatto ambientale zero e per creare distretti di economia verde. Oltre a ciò creare un Fondo per l’agricoltura biologica con uno stanziamento triennale di 100 milioni di euro l’anno che abbia sia lo scopo di incrementare la domanda di prodotto biologico da parte dei consumatori, sia migliorando il sistema dell’offerta da parte dei produttori. Per quanto riguarda le infrastrutture Sbilanciamoci punta sulle “piccole opere” con 1,3 miliardi in tre anni cosa che migliorerebbe l’ambiente con sistemazione di reti idriche, recupero di piccoli centri. Nell’ottica di ridurre la mobilità privata, al fine di incentivare al massimo il trasporto su rotaia, si propone un intervento straordinario dell’ammontare complessivo di 750 milioni di euro per l’ammodernamento e il potenziamento delle linee locali di collegamento, in particolare al Sud, all’interno dei cosiddetti Sistemi locali del Lavoro.

Ma al centro della contromanovra ci sono anche il rilancio e la riforma del trasporto pubblico locale con servizi integrati su scala metropolitana e con potenziamento dei servizi ferroviari sulla media e corta distanza (IC, regionali e locali), dove si concentra l’80% circa dell’utenza, incentivando la formazione di Consorzi ed Agenzie interistituzionali al servizio della città diffusa. Si chiede di stanziare 750 milioni di euro in tre anni per rafforzare e sviluppare la mobilità sostenibile ed il trasporto pubblico locale. Per quanto riguarda il clima bisogna stanziare 200milioni di euro sul fondo rotativo destinato a finanziare le misure di attuazione del protocollo di Kyoto, dal 2007 non finanziato. «L’applicazione del protocollo di Kyoto, nel rispetto, almeno, dei nuovi obiettivi europei al 2020 (riduzione di almeno il 20% delle emissioni di CO2, traguardo del 20% di produzione energetica da rinnovabili e miglioramento dl 20% nell’efficienza energetica), la riconversione ecologica delle attività produttive, avendo però come obiettivo ottimale la riduzione delle emissioni nazionali per i Paesi sviluppati tra il 25% e il 40% sotto il livello del 1990 entro il 2020, che si sostanzi anche nell’individuazione di un percorso di riduzione delle emissioni che consenta di rimanere ben al di sotto di un aumento medio globale di due gradi centigradi della temperatura (rispetto ai livelli pre-industriali), conseguendo il raggiungimento del picco e la diminuzione delle emissioni di CO2 entro 10-15 anni e con il conseguimento entro il 2050 dell’obiettivo di riduzione dell’80%, rispetto ai livelli del 1990». Si legge nel rapporto: Infine, 50 milioni l’anno dovrebbero andate alle diverse forme dell’altra economia, attraverso la creazione di 50 distretti di economia solidale in Italia per il sostegno di finanza etica, commercio equo e solidale, gruppi di acquisto solidale. (s.f.)

Fonte: http://www.zeroemission.eu/Economia/Da-Sbilanciamoci-arriva-la-%26quot%3Bcontrofinanziaria%26quot%3B-verde/news/13150.phtml

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