Accordo sulle emissioni: un importante passo avanti. Adesso dalle parole ai fatti.

Berlusconi è riuscito ancora una volta a smentire se stesso.
L’altro giorno infatti sosteneva di ritenere assurdo parlare  di emissioni quando c’è una crisi in atto: “e’ come se chi ha la polmonite pensa di farsi la messa in piega..” diceva, non avendo ben chiaro che la polmonite – caso mai – è rappresentata proprio dal serio problema dei cambiamenti climatici.
Oggi – al di l’a delle frasi di rito – lo stesso Premier ha affermato che di fronte all’atteggiamento avanzato degli USA l’Unione Europea non poteva certo rimanere indietro, salutando con entusiasmo l’approvazione del pacchetto 20-20-20.
Dobbiamo quindi ringraziare Obama che nominando segretario di Stato per l´energia il Premio Nobel  Steven Chu ha fatto capire di voler porre il clima in cima alla sua agenda politica.
Ma dobbiamo anche ringraziare la caparbietá di Sarkozy e Barroso che hanno voluto portare a casa un accordo innovativo sulle emissioni votato all’unanimitá dai Paesi della UE.
La veritá è che la rincoversione ecologica dell’economia è l’unica soluzione per ridurre l’emergenza climatica e creare nuovi posti di lavoro.
Del resto proprio in questi giorni che l’emergenza climatica si sta mostrando con tutta la sua forza nel nostro Paese, anche i piú titubanti si saranno resi conto che è urgente correre ai ripari.
Con la decisione di oggi l’Europa puó guidare insieme agli USA un percorso post-Kyoto all’altezza dell’enorme compito che ci aspetta.
Ma serve mettersi al lavoro in fretta, per trasformare queste decisioni politiche in concrete iniziative a favore dell’energia rinnovabile, della mobilitá sostenibile e della bioedilizia.

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