“Abbiamo tutte le condizioni per essere il Paese guida nella sfida mondiale del turismo sostenibile e i dati dell’8° rapporto confermano che gli italiani sono pronti a spendere qualcosa in più per una vacanza green. È un messaggio al Parlamento e al Governo affinché si investa ancora di più nel settore e si potenzi l’ecobonus, per esempio per interventi di efficienza energetica. Questo favorirebbe non solo l’impresa turistica ma anche le aziende che fanno innovazione, l’agricoltura, l’artigianato, l’occupazione locale”. Lo ha dichiarato il Presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio, in occasione della presentazione dell’8° Rapporto “Gli italiani, il Turismo Sostenibile e l’Ecoturismo” realizzato dalla Fondazione UniVerde, in collaborazione con IPR Marketing, i cui dati sono stati divulgati oggi al convegno “Il futuro del turismo è sostenibile”, organizzato presso il Palazzo dell’Informazione – Adnkronos dalla stessa Fondazione, insieme a Adnkronos Prometeo e Touring Club Italiano, per celebrare la 39a Giornata Mondiale del Turismo.
L’evento, inserito nel calendario ufficiale mondiale del World Tourism Day Celebration (#WTD2018) promosso dalle Nazioni Unite (UNWTO), si è svolto anche in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e il Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, in partnership con Gruppo UNA e Protom.
I dati del Rapporto, presentati da Elena dell’Agnese, Presidente eletta del Corso di Laurea Magistrale “Turismo, territorio, sviluppo locale” presso l’Università degli Studi di Milano-Biccocca, confermano ancora una volta, con percentuali in crescita rispetto alla media delle ultime rilevazioni, come il turismo rappresenti, per il 48% degli italiani, un arricchimento culturale, per il 44% una conoscenza o esplorazione e relax per il 41%. Ad attrarre sono principalmente: arte, storia, cultura, eventi (68%), natura e paesaggi (61%). Secondo i rilevamenti, nei prossimi dieci anni, la sensibilità per il turismo sostenibile e l’ecoturismo crescerà per il 63% degli italiani.
Per Salvatore Micillo, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, “sono dati importanti quelli presentati oggi perché crediamo fortemente che l’ambiente rappresenti il fulcro per lo sviluppo del Paese, sia economico che occupazionale”.
Alessandra Pesce, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, ha dichiarato: “Il Rapporto esprime l’attenzione degli italiani verso la sostenibilità e il fatto di aver incardinato le competenze del turismo nel Ministero delle politiche agricole testimonia la volontà di valorizzare al massimo la nostra offerta ricettiva”.
Gianni Girotto, Presidente della X Commissione “Industri, commercio, turismo” presso il Senato della Repubblica, ha confermato che “saranno stabilizzate le detrazioni fiscali per l’efficienza energetica a vantaggio del comparto turistico, con l’obiettivo di incentivare le strutture ricettive a impegnarsi contro gli sprechi di energia”.
Turismo sostenibile
Cresce al 78% la percentuale sul livello di conoscenza della definizione di “turismo sostenibile” inteso come quello che rispetta l’ambiente e cerca di ridurre il consumo di energia e di risorse del territorio. Il 41% lo considera eticamente corretto e circa il 30% vicino alla natura.
Il “vincolo di sostenibilità” per un’area turistica rappresenterebbe una necessità o un’opportunità di crescita per il suo sviluppo economico, secondo ben l’88% degli utenti. Nel momento in cui pianifica un soggiorno turistico, il 58% (in aumento rispetto alla scorsa ricerca), pensando alla meta, al mezzo di spostamento, alla struttura da prenotare, si pone il problema di fare scelte che non danneggino l’ambiente. Di questi, il 46% dichiara che è un’esigenza avvertita negli ultimi anni.
Cresce inoltre al 51% la percentuale di chi considera il turismo una possibile origine di danni all’ambiente, in particolare a causa di: cementificazione e speculazione edilizia (61%), inquinamento (18%), iper affollamento in alcuni periodi (14%), iper sfruttamento del territorio (5%).
Sulla possibilità di spendere il 10 o il 20% in più per non danneggiare l’ambiente durante le proprie vacanze, il 46% sostiene di esserne disponibile (percentuale sopra la media delle rilevazioni degli ultimi sette anni). Tra gli alloggi preferiti: B&B (in crescita al 38%), albergo (32%) e agriturismo (in aumento al 33%). Per la terza volta, nelle rilevazioni, viene inserita anche l’opzione Airbnb che registra una forte crescita al 12% (+7% rispetto allo scorso anno).
Prima di scegliere una struttura turistica, il 41% degli italiani si informa che sia sostenibile e il 75% utilizza internet per le ricerche.
A dimostrare che la struttura sia attenta all’ambiente, per il 55% degli utenti è la presenza di pannelli fotovoltaici, per il 33% l’uso di sistemi per il risparmio elettrico e per il 29% quelli per il risparmio idrico. Ma i turisti sostenibili sono attenti anche ai servizi offerti e valutano positivamente menù biologici o a km 0 (37%) e raccolta differenziata (34%).
Per i trasporti, quasi il 70% rinuncerebbe all’auto se la meta fosse raggiungibile in treno; il 60% se sul posto ci fosse il car sharing e il 54% se potesse usare l’autobus per arrivare alla destinazione. Il 47% dichiara inoltre di aver già preferito il treno per motivi ecologici.
Sulla scelta del ristorante, in crescita sono le percentuali di preferenza per quelli che offrono prodotti a km 0 (93%) e per quelli che usano prodotti provenienti da agricoltura biologica (81%), a parità di prezzo o anche spendendo qualcosa in più.
Ecoturismo
In merito all’ecoturismo, il 64% degli intervistati ne conosce la definizione come forma di turismo che rispetta l’ambiente, le popolazioni locali e valorizza le risorse naturali e storico culturali di un territorio. È ancora internet il mezzo di informazione preferito per organizzare un soggiorno ecoturistico (per il 71% degli utenti), soprattutto attraverso i motori di ricerca (58%). Il 51% dichiara di consultare siti di viaggio, tra cui TripAdvisor e Booking. Il 72% del campione sostiene che, per l’economia turistica di un territorio, l’attenzione all’ambiente comporti una crescita.
Il 52% ritiene che le iniziative celebrative per il 2018, come l’Anno Europeo per i Beni Culturali e l’Anno del Cibo Italiano, siano un richiamo molto efficace per la promozione del Paese. Per quanto riguarda le tutele UNESCO per il cibo italiano, il 58% conferma di essere a conoscenza del riconoscimento della Dieta mediterranea, il 54% dell’Arte del Pizzaiuolo Napoletano, il 32% di Parma “Città creativa della Gastronomia”, il 27% dei paesaggi delle Langhe Roero e Monferrato, il 20% della Vite ad Alberobello di Pantelleria.
Secondo i dati del Rapporto, la percezione degli italiani è che siano gli Enti e le Associazioni ad impegnarsi maggiormente per promuovere il turismo in Italia (67%), seguiti da: privati (62%), Regioni (57%), Comuni (56%), Stato (35%), Europa (21%).
In merito all’opportunità di stabilire un numero chiuso per l’accesso alle città d’arte, il 34% degli intervistati è favorevole.
All’evento, moderato da Loredana Errico (Giornalista Adnkronos Prometeo), sono inoltre intervenuti: Francesco Palumbo(Direttore Generale al Turismo, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo), Giuseppe Roma (Vice Presidente Touring Club Italiano), Giovanni Bastianelli (Direttore Generale ENIT), Giuseppe Roscioli (Vice Presidente Vicario Federalberghi), Marina Faccioli (Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale “Progettazione e Gestione dei Sistemi Turistici, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”), Samuele Primiceri (Responsabile “Ingegneria, Manutenzione e Ambiente”, Gruppo UNA) e in videomessaggio Gabriele Burgio (Presidente e Amministratore Delegato Alpitour).
Scarica l’8° Rapporto “Gli italiani, il Turismo Sostenibile e l’Ecoturismo”, clicca: qui.