Fondo Kyoto, avevo ragione!

Quando nel dicembre 2006, da ministro dell’Ambiente riuscii a stanziare nella finanziaria 2007, 600 milioni di euro in tre anni (2007, 2008 e 2009) per sostenere imprese, famiglie ed enti pubblici in investimenti ‘green’, ritenevo utile creare uno strumento finanziario, un fondo presso la Cassa depositi e prestiti, per concedere agevolazioni e permettere davvero di ottenere quei risultati di riduzione delle emissioni di CO2 che avevamo sottoscritto insieme al protocollo di Kyoto.
Nel 2007, un mio incaricato iniziò a predisporre l’avvio del fondo, incontrando rappresentanti della Cassa e del Ministero dell’Economia.
Gli ostacoli erano tanti ma volevamo riuscirci.
Poi con la fine della legislatura il nuovo Governo aveva altre priorità tra cui il nucleare e, ogni tanto, si vantava in Europa di questi 600 milioni per ‘Kyoto’ che erano esibiti ma mai utilizzati.
Che delusione! Avevo dovuto litigare tanto per ottenerli e ora erano congelati, ma almeno avendo pensato a un fondo presso la Cassa quegli stanziamenti si son salvati dai tagli.
Infatti, negli ultimi quattro anni, le risorse del ministero dell’Ambiente sono state ridotte in modo irresponsabile, da 1,6 miliardi a circa 400 milioni.
In pratica più che dimezzate le cifre destinate ai parchi, alla prevenzione del dissesto idrogeologico, alle azioni ambientali.
Finalmente oggi 15 marzo il fondo si attiva.
Spero che tutto funzioni e che ai 200 milioni di questa prima annualità si aggiungano altre risorse, come annunciato dalla Cassa, e che nei prossimi anni questo fondo possa creare quelle migliaia di nuovi posti di lavoro verdi (green jobs) cui puntavo.
Per chi fosse interessato ecco i link:

http://www.cassaddpp.it/cdp/Areagenerale/FondoKyoto/index.htm

e il numero verde: 800 098 754

che la Cassa Depositi e Prestiti ha messo a disposizione.

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