
Oggi c’è stato un doppio stop agli Ogm sia da parte del Consiglio di Stato, sia da parte dell’UE, ma condivo le critiche di Slow Food e Greenpeace sulla proposta europea. Secondo le due associazioni è debole e va rafforzata dal Parlamento.
Nonostante l’aggressione al biologico, lanciata ieri sulla stampa nazionale per sostenere la sparuta minoranza di agricoltori pro – Ogm, oggi il Consiglio di Stato ha confermato il No del TAR alla semina di Ogm in Italia. È una buona notizia!
Anche al Consiglio Europeo, la Presidenza greca ha proposto un primo “accordo politico” che consentirà agli Stati di dichiararsi Ogm Free, ma ritengo giusti i dubbi di Slow food e Greenpeace. La rinazionalizzazione delle scelte sugli Ogm non deve ridurre l’applicazione del principio di precauzione e deve essere rafforzata sulle garanzie effettive di dichiararsi Ogm Free, senza rischi di annullamento per effetto di ricorsi o di trattati internazionali che finiscano per “obbligare” a spargere sui campi semi transgenici.
Certo è un passo avanti nel riconoscimento del diritto dei territori a preservare la propria vocazione agricola biologica e tipica, ma l’azione delle lobby filo – Ogm farà di tutto per bloccare o snaturare ogni decisione che davvero favorisca il raggiungimento di un’Europa libera dagli organismi geneticamente modificati.
Ecco perché deve continuare e rafforzarsi nel nostro Paese l’azione della task force per un Italia libera da Ogm e in Europa occorre sempre più un’azione comune di tutti gli europarlamentari anti-Ogm.
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