Delfini maltrattati. Bene azione della Forestale

In un delfinario della Riviera romagnola, il Corpo forestale ha sequestrato per maltrattamento quattro delfini tenuti in condizioni che non garantivano un’adeguata salute fisica e psichica degli animali. Sembra sia la prima volta che accade in Europa. I tursiopi vivevano in vasche con acque sporche e troppo piccole, inghiottiti di anticoncezionali e tranquillanti, sono stati trasferiti nell’acquario di Genova e sottoposti a controlli veterinari. Se è così, dobbiamo fare alla forestale un doppio encomio.

Da anni Marevivo, e altre associazioni, denunciano i maltrattamenti perpetrati sui delfini.

Uno splendido animale, intelligente e simbolo di libertà, non solo è stato tenuto recluso ma anche sottoposto a trattamenti crudeli.

Ricordo che proprio nel mio primo mandato di deputato riuscii, non senza ostacoli, a far cambiare in Parlamento la norma del Codice Penale sui maltrattamenti animali.

Fu il primo passo, fino ad allora la crudeltà sugli animali era punita solo se ‘disturbava’ la sensibilità degli umani, quindi se avveniva in pubblico, e comunque era sanzionata da una contravvenzione. Non esisteva il concetto della sofferenza di un essere senziente.

Da allora siamo riusciti, in tappe successive, ad avere una legislazione tra le più avanzate in Europa, ma occorre applicarla.

Il Corpo Forestale dello Stato con quest’azione ha reso operativa la legge contro i maltrattamenti, occorre proseguire su questa strada ed essere vigili affinché anche la magistratura consideri i reati contro gli animali, come quelli contro i boschi con gli incendi, dei veri crimini da perseguir,e e non delle violazioni meno rilevanti del classico furto di una mela.

Dobbiamo continuare a operare perché questa cultura dell’amore e del rispetto si diffonda.

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