10.000 orti in Africa con Slow Food

 

Oggi pomeriggio sono stato a Milano all’incontro “Slow food for Africa” organizzato da Carlo Petrini.

Una bellissima iniziativa per lanciare la campagna “10.000 orti in Africa”.

Ho già sostenuto personalmente la precedente campagna “1.000 orti in Africa”, sottoscrivendo uno e facendone sottoscrivere altri, perché la ritengo un’iniziativa concreta per restituire all’Africa almeno una piccola parte di quello che noi del Nord del mondo le abbiamo tolto.

È stato emozionante ascoltare i rappresentanti dei 1.000 orti già realizzati: giovani uomini e donne del Kenia; Uganda; Costa d’Avorio e Senegal impegnati con Slow food per la rinascita di questo continente, a partire dal diritto alla sovranità alimentare e all’importanza dell’agricoltura familiare.

Ero seduto vicino a Dario Fo calorosamente applaudito per la sua continua azione contro gli OGM e per la tutela dei diritti più elementari.

E c’erano ancora Milly Moratti; Guido Barilla; Oscar Farinetti; Moni Ovadia; Roberto Vecchioni e tante altre personalità cui Carlo Petrini ha chiesto di essere sempre più determinate in un’azione a sostegno di un’agricoltura di qualità, biologica, libera dagli Ogm e rispettosa dei diritti delle comunità locali.

Per me, che da oltre vent’anni sostengo l’agricoltura biologica e mi batto per un’Europa libera da OGM, è sempre una grande emozione veder crescere il consenso e la determinazione perché non solo in Italia ed in Europa ma nel mondo si possa affermare un modello di agricoltura rispettosa dell’armonia con madre terra e della necessità di sconfiggere la fame nel mondo.

Grazie a Carlin Petrini e soprattutto a questi giovani che in Africa stanno davvero costruendo una nuova classe dirigente per questo continente che può e deve risorgere.

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