Incentivi al solare termodinamico

Ora anche in Italia l’energia solare potrà svilupparsi come merita e come fa già il resto d’Europa: è arrivato finalmente il sì agli incentivi al solare termodinamico dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni, coronando un percorso che come ministro mi ha visto molto impegnato nel promuovere questa tecnologia.
È un ottimo risultato che finalmente permette anche all’Italia di puntare su una forte diffusione del solare termodinamico a concentrazione.
Come già avvenuto in Spagna, potremo sviluppare una tecnologia innovativa e ad emissioni zero per la produzione di energia elettrica. Ora potremo prevedere tariffe incentivanti della durata di 25 anni che vanno da 0,28 a 0,22 euro per ogni Kilowattora prodotto da aggiungere al prezzo di vendita, per gli impianti che sfruttano la tecnologia solare termodinamica.
Ora, l’obiettivo nazionale può puntare in alto: prevediamo che al 2016 potremo arrivare a produrre circa 200 Megawatt, che per l’Italia, ‘paese del sole’ per definizione, sarà un’opportunità per sfruttare la più sana delle risorse e recuperare il tempo perduto negli scorsi anni.
Grazie a questo decreto portiamo avanti il percorso avviato con il ritorno in Italia del premio Nobel Carlo Rubbia, proseguito con la creazione della task force per il piano nazionale sul solare termodinamico, con gli accordi di programma con le regioni Puglia, Calabria, Lazio e Sardegna per la costruzione delle prime centrali e con lo sbocco delle risorse (20 milioni per il termodinamico e 20 milioni per le altre fonti rinnovabili) previste dalla Finanziaria del 2008 e che permetterà, concretamente, di sviluppare una tecnologia pulita, sicura e amica dell’ambiente.
Questa Task-Force formulerà proposte per lo sviluppo di sistemi innovativi per l’installazione e la diffusione di impianti solari termodinamici a concentrazione, predisponendo un piano pluriennale di ricerca e di sviluppo che coinvolga il settore produttivo privato e i centri di ricerca e le università, oltre a effettuare studi sul potenziale di sviluppo della tecnologia e sulle attività nazionali del settore.
L’obiettivo deve essere ora riuscire a collaborare con i soggetti internazionali che si occupano di questo settore, per crescere insieme e costruire lo sviluppo sostenibile del futuro.

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