Arte del Pizzaiuolo Napoletano Patrimonio immateriale dell’Umanità – UNESCO: celebrazioni per il primo anniversario

Napoli, 3 dicembre 2018. Presentato oggi in occasione della conferenza stampa organizzata alla Sala Francesco De Sanctis di Palazzo Santa Lucia dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e Gaetano Manfredi, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, il programma delle celebrazioni per il primo anniversario dell’iscrizione de “L’arte del pizzaiuolo napoletano” nella Lista del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità – UNESCO.

Era il 7 dicembre 2017 quando il 12° Comitato Intergovernativo per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO, riunitosi sull’isola di Jeju in Corea del Sud, valutò positivamente, e con voto unanime, la candidatura italiana per l’iscrizione de “L’arte del pizzaiuolo napoletano” nella prestigiosa Lista. In occasione del primo anniversario di questo riconoscimento mondiale, la Regione Campania, in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, la Fondazione UniVerde, l’Associazione Pizzaiuoli Napoletani e l’Associazione Verace Pizza Napoletana, con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, ha promosso una tre giorni di celebrazioni che si articolerà in convegni, laboratori didattici, mostra e annullo filatelico, dal 5 al 7 dicembre, secondo il programma allegato.

Un messaggio che verrà rilanciato anche con un progetto formativo, promosso dalla Regione Campania, volto al rafforzamento del connubio scuola-lavoro e della formazione professionalizzante. Tale progetto si concretizzerà con la selezione di 50 giovani aspiranti pizzaiuoli, cui saranno erogate altrettante borse di studio comprensive di un periodo di stage ed esperienze formative in pizzeria, sotto la supervisione di tutor professionisti. Un segnale per dare concretezza alla dimostrazione dell’importanza di preservare il tessuto artigianale ed artistico dell’arte della pizza.

 

Programma

Mercoledì 5 dicembre 2018 se ne parlerà al convegno “L’unione fa la pizza a regola d’arte“, con appuntamento alla Sala Re_PUBBLICA MADRE del Museo MADRE (via Luigi Settembrini, 79), ore 15:30. Intervengono: Laura Valente (Presidente MADRE-Museo d’arte contemporanea Donnaregina), Chiara Marciani (Assessore alla Formazione e alle Pari Opportunità, Regione Campania), Patrizia Boldoni (Presidente Comitato per la Cultura, Regione Campania), Raffaele Savonardo (Docente presso Dipartimento di Scienze Sociali, Università degli Studi di Napoli “Federico II” e componente Comitato Scientifico Fondazione UniVerde), Sergio Miccù(Presidente Associazione Pizzaiuoli Napoletani), Antonio Pace (Presidente Associazione Verace Pizza Napoletana), Giuseppe Daddio(Direttore scuola di cucina “Dolce & Salato”). Modera: Nicola Clemente (Direttore responsabile di NapoliToday). In occasione del convegno, sarà inoltre proiettato un video, realizzato per celebrare l’anniversario, e raccontate testimonianze di alcuni tra i tanti giovani che stanno frequentando corsi di formazione per conseguire la qualifica di pizzaiuolo.

Giovedì 6 dicembre 2018 gli elementi culturali dell’arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano, tesoro del popolo partenopeo, saranno al centro del convegno “Da cibo povero a patrimonio Immateriale dell’Umanità”, organizzato presso la Sala Cinese della Reggia di Portici (via Università, 100), ore 10:30, con i saluti introduttivi di Matteo Lorito (Direttore Dipartimento di Agraria, Università degli Studi di Napoli “Federico II”) e Corrado Matera (Assessore allo Sviluppo e Promozione del Turismo, Regione Campania). Alle ore 11:00, l’avvio dei lavori con il panel 1 dedicato agli “Aspetti tecnologici e antropologici dell’arte del pizzaiuolo napoletano”. Intervengono: Paolo Masi(Docente presso il Dipartimento di Agraria, Università degli Studi di Napoli “Federico II”), Marino Niola (Docente presso l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa”), Elisabetta Moro (Docente presso l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa”). Modera: Gimmo Cuomo (Giornalista del “Corriere del Mezzogiorno”).

A seguire, alle ore 11:45, sarà presentata l’indagine demoscopica su “L’Arte del pizzaiuolo napoletano”, a cura della società Noto Sondaggi e presentata dal Direttore Antonio Noto.

Alle ore 12:00, sarà la volta del panel 2 su “L’Arte del pizzaiuolo napoletano: riconoscimento Unesco di una tradizione” a cui prenderanno parte: Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde e promotore della campagna e della petizione #pizzaUnesco), Pier Luigi Petrillo (Capo di Gabinetto, Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Focal point nazionale per il riconoscimento Unesco), Francesco Emilio Borrelli (Presidente Osservatorio Permanente per il Patrimonio culturale immateriale, Regione Campania), Alessandra Priante (Capo Ufficio rapporti internazionali e del cerimoniale, Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo), Franco Pepe (Maestro pizzaiolo napoletano), Enzo Coccia (Maestro pizzaiolo napoletano). Modera: Antonio Corbo (Giornalista di “La Repubblica”).

Venerdì 7 dicembre 2018, nel giorno del primo anniversario dal riconoscimento UNESCO, è in programma il convegno “Oltre 2 milioni di firme: storia di una straordinaria vittoria che si svolgerà alla Sala Cinese della Reggia di Portici (via Università, 100), ore 10:00. Intervengono: Matteo Lorito (Direttore Dipartimento di Agraria, Università degli Studi di Napoli “Federico II”), Alessandra Pesce (Sottosegretario di Stato, Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo), Rosanna Romano (Direttore Generale per le politiche culturali e il turismo, Regione Campania), Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde e promotore della campagna e della petizione #pizzaUnesco), Antonello De Riu (Consigliere Capo Ufficio II, Direzione Centrale per la Promozione del Sistema Paese, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), Gaetano Daniele (Assessore alla cultura e al turismo, Comune di Napoli), Enrica Amaturo (Direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali, Università degli Studi di Napoli “Federico II”), Jimmy Ghione (Inviato di “Striscia la Notizia” e testimonial della campagna e della petizione #pizzaUnesco), Sergio Miccù (Presidente Associazione Pizzaiuoli Napoletani), Antonio Pace (Presidente Associazione Verace Pizza Napoletana), Gennaro Masiello (Vice Presidente Nazione Coldiretti e Presidente Coldiretti Campania). Modera: Luciano Pignatato (Giornalista de “Il Mattino”). A seguire, alle ore 12:30, si terrà la presentazione dell’annullo filatelico e cartoline celebrative del 1° anniversario.

Per la prima volta nella storia delle candidature UNESCO, una petizione internazionale nata dalla società civile e supportata dalla campagna mondiale #pizzaUnesco, promosse dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con l’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, l’Associazione Verace Pizza Napoletana, Coldiretti e con il supporto di tante altre realtà, hanno consentito di far conoscere questa candidatura in tutto il mondo prima ancora del riconoscimento, raccogliendo oltre 2 milioni di firme.
A questa straordinaria avventura, è dedicata la Mostra #pizzaUnesco che sarà inaugurata nella giornata di venerdì 7 dicembre 2018, alle ore 17:00, allo Spazio dell’Arte, primo piano del Terminal dell’Aeroporto Internazionale di Napoli.

La necessità di tutelare l’Arte del Pizzaiuolo Napoletano nasce allo scopo di accrescere la consapevolezza del suo valore per le nostre radici e nel mondo. Perché è da quest’antica arte tradizionale che ha origine la pietanza divenuta nei secoli la più apprezzata al mondo. Questo riconoscimento, va sottolineato, non significa tuttavia tutelare un piatto – la pizza – ma, appunto, l’arte e l’artigiano che sta dietro la sua geniale creazione.

Lo storico riconoscimento dell’Arte del Pizzaiuolo Napoletano restituisce il giusto valore a un patrimonio di conoscenze artigianali uniche, perché il “saper fare” la pizza presuppone esperienza, manualità, dedizione, estro, amore, fantasia in una sintesi d’eccellenza che si identifica nell’antica arte popolare dei pizzaiuoli napoletani, così come si legge nella motivazione ufficiale dell’UNESCO: «il know-how culinario legato alla produzione della pizza, che comprende gesti, canzoni, espressioni visuali, gergo locale, capacità di maneggiare l’impasto della pizza, esibirsi e condividere è un indiscutibile patrimonio culturale».

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