L’orto di Michelle Obama

Il 24 aprile il Corriere della Sera riporta una notizia non di primo piano, e che quindi può esservi sfuggita, a pagina 13 in cui dice : la lobby chimica contro l’orto bio di Michelle Obama.
Cosa è accaduto? Che la coppia presidenziale americana ha deciso di fare un orto biologico alla Casa Bianca per offrire dei prodotti della terra coltivati senza pesticidi ai propri ospiti.
Bene, questa cosa ha determinato una durissima reazione dei colossi della chimica, che poi sono le stesse aziende farmaceutiche, che in molti casi sono gli stessi che fanno gli OGM, che hanno attaccato frontalmente la first lady americana perché ha osato proporre ai cittadini una cosa semplice, cioè che Madre Terra è in grado di fornire prodotti naturali, con tecniche assolutamente naturali, e che il biologico non a caso si è diffuso in tutto il mondo come un’agricoltura libera da pesticidi.
Bene, c’è quindi la cosa positiva che ha fatto Michelle Obama, ma c’è pronta la risposta delle lobby scure, che devono comunque diffondere dei prodotti nonostante le conseguenze nell’usarli non siano ancora stabilite – perché tutti gli studi dicono che i pesticidi non v’è sicurezza che siano totalmente innocui. Ma queste lobby continuano a difendere questo tipo di scelta, addirittura attaccando il biologico.
Ancora una volta dobbiamo ricordare ai nostri cittadini che invece bisogna diffondere la cultura della natura, del biologico, del biodinamico, della permacultura, tutte le cose nuove che in questi anni stanno avendo un boom anche in Italia.
E quindi per questo grazie a Michelle Obama di tener duro contro la lobby della chimica.

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