250 mila morti in più l’anno dal cambiamento climatico: abbiamo bisogno urgente di rinnovabili e transizione EcoDigital per sicurezza energetica e stop catastrofi.

Presentazione 20° Rapporto “Gli italiani, le rinnovabili e la Green&Blue Economy” in occasione di “Mediterranean Day” con le best practice Made in Italy per la tutela del mare: convegno a Roma, 28 novembre.

Le fonti rinnovabili offrono una via d’uscita dalla dipendenza e dalle importazioni di combustibili fossili, consentendo ai Paesi di diversificare le loro economie e proteggerle dalle oscillazioni imprevedibili dei prezzi dell’energia, promuovendo al contempo una crescita economica inclusiva, nuovi posti di lavoro e il contrasto alla povertà energetica.

Il passaggio a fonti di energia pulite può affrontare il cambiamento climatico, l’inquinamento atmosferico e la tutela della salute umana. Secondo le ultime stime dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), in Europa nel 2022 almeno 15 mila persone sono morte a causa del caldo estremo. Si tratta di una vera e propria ecatombe. Entro il 2030 il cambiamento climatico provocherà ogni anno 250 mila morti in più, soprattutto tra bambini, donne e tra le popolazioni più vulnerabili. Circa 7 milioni di persone muoiono ogni anno a causa dell’inquinamento atmosferico che contribuisce, direttamente o indirettamente, al cambiamento climatico. Senza dimenticare i fenomeni catastrofici, in particolare nubifragi di forte intensità, alluvioni, incendi, inondazioni e altre calamità naturali che rappresentano una grave minaccia alla vita umana anche nel nostro Paese.

Questi numeri rappresentano un motivo sufficiente per accelerare la transizione verso l’azzeramento delle emissioni concentrando gli investimenti in tecnologie e infrastrutture dedicate al potenziamento delle rinnovabili. Nel 2007, da ministro dell’Ambiente, firmai il Conto energia che lanciava la sfida del fotovoltaico solare in Italia. All’epoca, erano presenti meno di 800 impianti in tutto il Paese per una produzione di appena 50 Megawatt. Oggi, a distanza di 15 anni, sono attivi circa un milione di impianti che producono oltre 23.000 Megawatt.

Tecnologie rinnovabili efficienti e affidabili possono creare un sistema meno soggetto agli shock del mercato e migliorare la resilienza e la sicurezza energetica. Secondo questa visione, il 20° Rapporto “Gli italiani, le rinnovabili e la Green & Blue economy”, che illustreremo a Roma – lunedì 28 novembre alle ore 15:00 presso la Sala della Stampa Estera – fotografa la visione degli italiani in merito al quadro energetico auspicato per il futuro dell’Italia, monitorando la coerenza rispetto agli obiettivi del Green Deal europeo per la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. Il convegno di presentazione, organizzato da Fondazione UniVerde e Noto Sondaggi con la Main partnership di Renexia, e inserito nell’Agenda delle iniziative promosse per le celebrazioni della Giornata del Mediterraneo istituita dall’Unione per il Mediterraneo, è dedicato al “Mediterranean Day” e vedrà la presentazione delle best practice Made in Italy per la difesa del mare: Logiproject – MSC Sicilia, Castalia e Marnavi.

Le rinnovabili permettono davvero di importare meno gas e petrolio. Famiglie e imprese che hanno impianti solari oggi risparmiano considerevolmente sulla bolletta. L’obiettivo è puntare a milioni di piccoli impianti diffusi in tutto il Paese: occorre garantire a tutti di poter accedere all’energia prodotta dal sole, con impianti su tetti e balconi per evitare consumo di suolo, e la partecipazione alle comunità energetiche. Il Conto energia ha creato in Italia una vera industria e migliaia di posti di lavoro, poi errori e speculazioni hanno rallentato la crescita delle rinnovabili. Serve un rilancio serio e puntare su infrastrutture verdi che vanno nella giusta direzione di una transizione energetica rispettosa dell’ambiente, come ad esempio lo sviluppo di eolico off-shore con sistemi integrati per il monitoraggio e la tutela della biodiversità marina e lungo le rotte migratorie.

Giunto alla 20° rilevazione, il Rapporto “Gli italiani, le rinnovabili e la Green & Blue economy” fornirà un importante aggiornamento, in una fase delicatissima per il nostro Paese, sulle opinioni degli italiani in materia di indipendenza e sicurezza energetica. Saranno aggiornati anche i trend di gradimento degli italiani non solo su energia solare ed, appunto, eolico off-shore, efficienza e autoconsumo ma anche integrazione architettonica delle rinnovabili, economia circolare e green & blue economy. La transizione energetica ed EcoDigital sono ormai improrogabili se vogliamo davvero vincere la sfida degli obiettivi ambientali e climatici che le Nazioni Unite e l’UE chiedono ai rispettivi Stati membri e, con essi, la salvezza delle specie viventi che popolano il Pianeta, genere umano compreso.

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