M5S è una forza ecologista.
Nichi Vendola lo capisce bene. E Pierluigi Bersani?
Ieri ha parlato di possibili punti di convergenza col M5S.
Alcuni punti sociali, certo importanti, ma non quelli Green.
Ovvero: energie rinnovabili quindi no al carbone, rifiuti zero quindi no agli inceneritori, opere utili quindi No Tav, auto elettriche e spese militari.
Beppe Grillo ha detto giustamente che i parlamentari M5S valuteranno il loro voto legge per legge.
Allora esaminiamo un po’ di svolte Green necessarie.
La prima: opere utili quindi No al Megatunnel Tav.
Da anni chi, come me, insiste per rinunciare all’assurdo megatunnel in Val di Susa chiede un miglioramento della linea storica e un serio impegno per il trasporto merci su ferrovia.
Ora 162 parlamentari M5S e i 44 di Sel riusciranno a convincere il Pd a intraprendere questa svolta?
Noi riuscimmo, nel 2006/2008, solo a sospendere la scelta, obbligando a rivedere i progetti e prendendo tempo per evitare danni irreversibili.
Noi non eravamo abbastanza forti e subivamo l’aggressione dei mass media, tutti pro-Tav.
Oggi i mass media tradizionali sono indeboliti, come dimostra proprio il risultato del voto, e i parlamentari No Tav molto più forti.
Spero davvero che stavolta ci si riesca.
Il “modello siciliano” che ha portato a bloccare il megaradar Muos (Mobile User Objective System) significa proprio questo.