In occasione della giornata “Sa Die de sa Sardigna”, che celebra i 220 anni dei vespri sardi del 28 aprile del 1794, faccio il mio augurio al Presidente della Regione e a tutti i Sardi, ricordando l’importante mobilitazione di oltre 100.000 italiani e tanti cittadini della Sardegna per evitare che il simbolo del Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, la splendida Isola di Budelli, fosse svenduta.
La Sardegna deve diventare un simbolo del turismo naturalistico europeo poiché ne ha tutte le caratteristiche. La mobilitazione che ha consentito di salvare l’Isola di Budelli, e la meravigliosa spiaggia rosa, è sicuramente una grande occasione di rilancio di quel turismo amante della natura e di quell’ecoturismo che vede numeri in netta crescita da anni.
Proprio nei giorni scorsi, in occasione d’incontri di lavoro presso l’UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo dell’ONU) a Madrid, ho rilanciato l’importanza della Sardegna come destinazione del turismo naturalistico e sostenibile.
Valorizzare e tutelare il patrimonio naturale della Sardegna rientra pienamente tra gli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite in occasione del summit Rio +20 e può essere una grande occasione di rilancio occupazionale in armonia con l’ambiente.