Un Europa dei popoli e dei cittadini

Ho visto i risultati del voto in Irlanda. Ma non mi ha sorpreso piú di tanto.  Perchè ero convinto che sarebbero arrivate delle sorprese.
Anche perchè la campagna per il no veniva spinta dall’entusiasmo giovanile e dal mondo degli intellettuali. Entrambi sostenevano il no, ma – paradossalmente – su un versante piú europeista del fronte del S¡.  Perchè prendeva spunto dall’idea di una vera Europa dei popoli e dei cittadini. E si contrapponeva alla campagna istituzionale  del governo. Una campagna paludata ed evidentemente inefficace, perchè senza entusiasmo.
E’ evidente che è necessario ripartire dalla grande ispirazione morale e dalla visione di uno dei padri fondatori dell’idea europea: Altiero Spinelli. Ovviamente adattata alle necesità di oggi  e legata al grande ruolo che l’Europa puó giocare sullo scenario mondiale.
Non come è accaduto nell’ultimo vertice della FAO, con il drammatico fallimento della Conferenza  di fronte alla crisi della fame nel mondo e dalla emergenza alimentare. Dove l’Europa non è riuscita a far valere la forza della sua politica.
E’ giunto il momento di risvegliare le coscienze per capire che una Europa in cui si sommano gli egoismi , i razzismi ed i poteri delle multinazionali è una istituzione vuota, che non riesce ha riscaldare i cuori per diventare quel grande progetto dei popoli e dei cittadini.

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