Solare:crescita del 500% e migliaia di nuovi occupati

Non è un caso che il primo convegno al quale partecipo dopo il passaggio di consegne al Ministero dell’Ambiente è quello di Assosolare: il Solarexpo di Verona.
Proprio qui oggi il presidente di Assosolare – Gianni Chianetta – ha parlato di una crescita nel 2008 dell’intero comparto che porterá ad un fatturato di 500 milioni di euro e a diverse migliaia di nuovi occupati. Una notizia sicuramente incoraggiante per quella che sará sempre piú l’energia del futuro.
Anche se resta ancora molto da fare perchè – secondo i dati  forniti oggi – l’Italia è arrivata a 100 MW installati ma è ancora ben lontana  dagli oltre 3.000 MW installati in Germania.
Sempre piú operatori e imprenditori economici in Italia si stanno impegnando avendo capito che questa è una sfida importante per il futuro. E questo non riguarda solo il settore del fotovoltaico del quale si è parlato oggi, ma anche le centrali solari termodinamiche a concentrazione avviate dal Prof. Rubbia.
Sono rimasto piacevolmente sorpreso nel vedere tanti giovani  e aver constatato che il Solarexpo, al quale ero stato anche l’anno scorso, sta vivendo una crescita esponenziale di pubblico e di attenzione. Anche questo è un segnale importante e significativo del cambiamento in atto.
Bisogna dire che tutto ció mi rende particolarmente felice, anche perchè è anche una valorizzazione del lavoro svolto durante i miei due anni al Ministero dell’Ambiente.
Ma dobbiamo fare in modo che questo patrimonio non venga disperso e che aumenti nell’opinione pubblica la richiesta di energia da fonti rinnovabili. Del resto quella derivata dal solare è l’energia piú disponibile in natura e meno costosa. E’ ovvio che continuerá ad essere ostacolata da alcune lobby, ma proprio partendo da una richiesta diffusa dei cittadini sará possibile far prevalere gli interessi solari su chi vorrebbe  oscurare le nostre conoscenze.
Tutto questo richiede peró una ulteriore semplificazione delle procedure che consentono l’avvio e l’installazione del fotovoltaico. Questo per evitare gli stalli burocratici che impedirebbero la realizzazione snella e rapida anche in Italia delle centrali solari di nuova generazione.

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