Incendi: 20 anni dal decreto Pecoraro Scanio che introdusse il reato di incendio boschivo, art. 423-bis codice penale: “Migliaia di incendiari denunciati e tanti arrestati.

Pecoraro Scanio: “Fu scelta di civiltà, ora potenziare prevenzione con droni e tecnologia”.

Il 4 agosto del 2000 un decreto legge proposto dall’allora Ministro delle Politiche Agricole, Alfonso Pecoraro Scanio, introdusse nel codice civile l’art. 423-bis punendo gli incendiari con un aggravante per l’incendio di aree protette.

Alfonso Pecoraro Scanio, oggi Presidente della Fondazione UniVerde, fa il bilancio a 20 anni dall’introduzione: “Quella norma finalmente ha dato protezione giuridica ai nostri boschi da incendiari e ha fornito a forze dell’ordine e magistratura lo strumento per contestare questi criminali”.

“In questi anni sono stati arrestati centinaia di incendiari e ci sono state numerose condanne. Ora occorre fornire alle forze dell’ordine, e in particolare ai Carabinieri forestali, strumenti sempre più tecnologici per il controllo anche dei territori più impervi e aiutare i parchi e i comuni con superfici boscate a migliorare la prevenzione”.

“Ringrazio il Comandante dei Carabinieri forestali, il Generale Ciro D’Angelo per l’impegno crescente nella difesa delle nostre aree protette e il sostegno alle attività del NIAB, il Nucleo Investigativo Antincendi Boschivi diretto dal Colonnello Marco Di Fonzo”.

La Fondazione UniVerde ha diffuso la tabella del NIAB relativa agli interventi di contrasto agli incendiari negli ultimi 20 anni.

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