Uniti per l’Ambiente: l’Italia che fa?

A pochi mesi dalla Conferenza della Parti di Copenhagen (COP15) per il cambiamento climatico,  la 37esima giornata mondiale per l’ambiente, che quest’anno si celebra in circa 100 Paesi del Mondo, vuole essere un ennesimo momento di riflessione su questo argomento.
La scelta del tema “Il pianeta ha bisogno di te! Uniti per combattere il cambiamento climatico” è a tutti gli effetti un appello per un’alleanza volta al raggiungimento di un obiettivo ormai fondamentale: l’arresto del cambiamento climatico.
Il Mondo accoglie l’appello investendo sulle fonti rinnovabili e mentre in Italia la svolta del 2007 a favore del solare e dell’efficienza energetica continua a dare ottimi frutti, l’attuale Governo risulta assente o in retromarcia preferendo inseguire la costosissima chimera di quel vecchio nucleare antieconomico e pericoloso.
Si ripropongono modelli e soluzioni ormai obsoleti che rischiano di danneggiare uno dei pochi settori in crescita nonostante la crisi … quello delle fonti rinnovabili, che ha creato nuovi e numerosi posti di lavoro.
A questo si aggiunge l’assurdo isolamento dell’Italia nel boicottare gli impegni assunti dal Consiglio Europeo del 20-20-20 (la riduzione del 20% delle emissioni di gas serra, l’aumento dell’efficienza energetica del 20% e il raggiungimento della quota del 20% di fonti di energia alternative) e di schierarsi a favore delle potenti lobbies conservatrici invece che dell’innovazione e dell’ambiente.

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