In 10.000 chiedono al Mcdonald’s il ritiro dello spot antipizza

Nei primi due giorni di raccolta firme, 10.000 cittadini hanno sottoscritto la petizione che ho lanciato su Change.org per chiedere all’AD di McDonald’s Italia, Roberto Masi, di ritirare lo spot “antipizza”.

Nella petizione ho scritto direttamente all’amministratore delegato del gruppo McDonald’s: “Da alcuni giorni imperversa sulle Tv italiane uno spot del Suo gruppo che per pubblicizzare la Sua catena propone una pizzeria triste e grigia in bianco e nero, in cui un bambino, di fronte ai genitori e a un cameriere, rifiuta la proposta di una pizza, preferendo un’offerta di un menù della McDonald’s: immediatamente, allora, l’ambiente si trasforma e si apre uno scenario allegro, luminoso e colorato”.

Change.org rilancerà la raccolta sul web e la mobilitazione sta crescendo da parte non solo dei piazzaiuoli ma di associazioni, forze politiche e singoli cittadini. In mancanza del ritiro, sono già pronti esposti all’Istituto di autodisciplina della pubblicità per violazione del codice in vigore dal 1 gennaio scorso che regola in modo più severo l’uso dei bambini, ogni intento denigratorio di prodotti altrui e di creare confusione nelle propagande.

Spot e video di risposta a quello della multinazionale stanno spopolando in rete e spero che la catena americana di fast food si renda conto che l’Italia è la patria dello Slow Food, scelto perfino dalla first lady Usa per l’orto biologico alla Casa Bianca. Denigrare la pietanza più amata e diffusa al mondo è stato un atto di arroganza soprattutto all’indomani della candidatura ufficiale dell’arte dei Pizzaiuoli napoletani per il patrimonio mondiale Unesco.

Sono stato promotore della vincente campagna #PizzaUnesco per l’inserimento dell’arte dei pizzaiuoli napoletani nella lista dei beni immateriali dell’umanità.

“Questa pubblicità comparativa – come ho già scritto nella petizione – che mira a svalutare la pietanza più nota e amata del Made in Italy, sta giustamente provocando una crescente indignazione, perché, senza entrare nel merito delle tante critiche che i fast food raccolgono tra gli esperti di nutrizione, appare davvero increscioso che la McDonald’s abbia iniziato questa campagna denigratoria proprio all’indomani della vittoriosa mobilitazione di oltre 300 mila persone, che attraverso una petizione su Change.org e sul territorio hanno portato alla candidatura Ufficiale da parte dell’Italia dell’arte dei Pizzaiuoli napoletani nella lista del patrimonio immateriale dell’umanità tutelato dall’Unesco. Se aggiungiamo l’uso di un minore per affermare la discutibile disaffezione dei bambini italiani dalla pietanza invece più amata e popolare capirà perché Le chiediamo di ritirare questo spot”.

 

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