Cambiamento climatico: l’Italia si muova!

Per il 2030 vorrei un obiettivo UE al  50/50/50, ma so che è difficile.
Almeno l’Italia approvi subito il 40/30/40, ma con misure obbligatorie per gli Stati.

 

Proprio stamane ho rivisto Connie, che era Ministro dell’ambiente danese  nel 2007 e con cui impostammo la strategia europea contro i cambiamenti climatici.
Allora, come ricordavamo, l’Italia era in prima fila nella lotta per imporre obiettivi ambiziosi di taglio delle emissioni di CO2 e aumento delle rinnovabili e dell’efficienza energetica .
La Conferenza Nazionale sui cambiamenti climatici del settembre 2007 tracciò una linea di leadership sulle sfide ambientali con il contributo della comunità scientifica e accademica e della società civile italiana.

 

Quelle conclusioni sono ancora oggi di grande attualità, ma i partiti di governo sono oggi molto ossequiosi verso le lobby black dei fossili e al nostro governo dell’Unione di Prodi ancora non è stato perdonato l’eccessiva carica ecologista .

In Italia i governi degli ultimi anni hanno tagliato ogni vero sostegno alle rinnovabili, proprio ora che il loro costo è diminuito e converrebbe insistere su quella sfida.
Questi governi hanno invece approvato nuove ricerche petrolifere in mare e a terra e sostenuto spesso posizioni di retroguardia in materia di ambiente.
È sempre più urgente una mobilitazione delle associazioni e in Parlamento perché il governo italiano ritrovi lo spirito Green del 2007.

Basta favori alle lobby dei combustibili fossili e del nucleare.

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