​Italia muore di smog. Dopo covid promesse disattese e Governo tace

​I dati ufficiali della mortalità per inquinamento atmosferico assegnano all’Italia un record drammatico.
Dopo il gran numero di morti per il Covid dovuti, secondo la Società italiana di Medicina Ambientale, alle pessime condizioni dell’aria della pianura padana, le istituzioni hanno fatto molte promesse di interventi per abbattere l’inquinamento atmosferico.
Da ministro dell’Ambiente proposi un piano di qualità dell’aria per il bacino padano non accettato perché considerato troppo rigoroso. Il Governo non può tacere. Dopo tante promesse le realizzazioni sono davvero pochissime, infatti non c’è un vero e proprio piano per la qualità dell’aria nelle regioni del Nord (tra le più inquinate del mondo) e nemmeno in tutte le altre aree urbane del Paese che vedono un grande aumento dell’No2 (biossido di azoto).
Occorre che le risorse investite attraverso l’Ecobonus e PNRR abbiano tra le priorità l’abbattimento dei livelli di inquinamento atmosferico. Di fronte a questi dati europei allarmanti sulla qualità dell’aria il Governo tace e non si vedono veri investimenti.
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